Answer to life, the universe and everything: la risposta alla vita, l’universo e tutto il resto. No, probabilmente non lo vedremo in questo articolo, però parleremo di questa citazione e della relativa “ricerca”

Vi siete mai chiesti qual’è la risposta alla vita, l’universo e a tutto quanto?

Se la risposta è si allora probabilmente avrete cercato dentro voi stessi o dentro a qualche buon libro la risposta a queste domande.
Noi siamo informatici e, come tali, sappiamo la risposta a questa domanda. E’ 42.

Se non ci credete, smettete di cercare dentro voi stessi e cercate su Google invece: ta-dah! risolti millenni di problemi esistenziali.

In verità, Answer to life, the universe and everything è la domanda che viene fatta al supercomputer del libro/film:

[blockquote cite=”Douglas Adams” citeLink=”http://it.wikipedia.org/wiki/Guida_galattica_per_gli_autostoppisti_(romanzo)”]Guida galattica per autostoppisti[/blockquote]

Questo libro, scritto da Douglas Adams e diventato recentemente film, parla di un terrestre chiamato Arthur Dent che poche ore prima che la Terra venisse distrutta per far posto ad un’autostrada galattica,  viene salvato dal suo vecchio amico Ford Perfect che si rivela poi essere un alieno ricercatore venuto sul nostro pianeta per conto del libro best-seller Guida galattica per autostoppisti.

Questo libro, è divenuto best-seller per due motivi:

Copertina dell' enciclopedia Galattica
Copertina dell’ enciclopedia Galattica

 

  1. Costa poco
  2. Reca stampate, a grandi lettere amichevoli sulla copertina, le parole “DON’T PANIC”.

Potete trovare una recensione completa del film sulla pagina di Wikipedia.

The answer to life, the universe and everything

Ebbene, veniamo a noi: perchè proprio il 42? Siete curiosi di saperlo?

Alcuni dicono perchè la domanda fondamentale è “9*6″ (calcolato in base 13), ma in verità lo stesso Douglas Adams ci rivela il perchè di questa scelta:

[blockquote cite=”Douglas Adams ” citeLink=”https://groups.google.com/forum/?fromgroups#!msg/alt.fan.douglas-adams/595nPukE-Jo/koaAJ3tPBtEJ”] La risposta è molto semplice. Era uno scherzo. Doveva essere un numero, un normale, piccolo numero, e io scelsi quello. Rappresentazioni binarie, calcoli in base tredici, monaci tibetani sono solo una completa sciocchezza. Mi sedetti alla scrivania, fissai il giardino e pensai ’42 funzionerà’. Lo scrissi a macchina. Fine della storia[/blockquote]