Il fake sul social network più famoso del mondo è in aumento. Hanno raggiunto infatti la quota di 100 mln le iscrizioni di utenti “non umani”, perchè? A giudicare dai protagonisti dei profili si direbbe anche una questione di marketing, vi sono infatti profili intestati a elettrodomestici, politici, squadre, calciatori, e molto altro con lo scopo finale di aumentare i fan delle aziende interessate. Anche Twitter sembra non scherzare affatto sulla questione.

Beast, il cane di Mark Zuckerberg. Aggiorna i suoi stati di Fb più spesso di me.
Beast, il cane di Mark Zuckerberg. Aggiorna i suoi stati di Fb più spesso di me.

“Da un punto di vista tecnico esiste l’esigenza di avere fake allo scopo di superare il limite iniziale e permettere di seguire più utenti, dimostrando maggiore interesse a parlare piuttosto che a dialogare o leggere quello che dicono gli altri.” dicono gli esperti del settore. Un recente studio ha valutato i followers dei famosi Beppe Grillo (il 53% sono Fake), Matteo Renzi (47%) e Antonio Di Pietro (altrettanti), ci offre cordialmente la lista completa l’Unità. Considerando quindi il miliardo di utenti Facebook: 889 milioni sono umani, mentre i rimanenti sono animali, aziende o parodie di persone esistenti. L’animale più famoso è certamente Beast, il cane del grande capo Zuckenberg.

Robert Waller, esperto di comunicazione e direttore di Simplification Centre (una società no profit di consulenze per il miglioramento della comunicazione), dichiara “è importante sapere che quando si comunica lo si fa con persone reali, perché più reale e attivo è un profilo, maggior seguito e condivisione avrà. Il secondo motivo è che c’è un numero crescente di fakers in rete. Le persone acquistano seguaci tentando di costruire in questo modo la propria reputazione e legittimità.”