Recentemente sono stati condotti diversi studi, presso l’Università dell’Illinois, che hanno riguardato l’utenza di Twitter. Questi hanno dato interessanti risposte: la lingua più usata, la distanza media tra gli utenti in contatto e in quali nazioni si twitta maggiormente… ma qual’è la novità? Le conclusioni sono state riportate su mappe di scala mondiale! Ora man mano le scorreremo tutte e ve le illustreremo (cliccate sulle immagini per ingrandirle).
Partiamo con il dire che la ricerca è stata svolta analizzando località e lingue di esattamente 46.672.798 tweet che sono stati postati tra il 23 ottobre e il 30 novembre 2012. La prima mappa illustra un semplice riscontro: la densità geografica dei cinguettìi corrisponde alle aree con maggiore consumo di corrente elettrica.
Approfondendo questo argomento, tuttavia, i ricercatori sono stati costretti a creare una seconda mappa, questa distingue effettivamente l’uso di corrente elettrica usata per scopi diversi da twitter (es. illuminazione notturna) dai cinguettìi del web. I tweet sono illustrati con punti rossi, l’uso di luce notturna in blu e in bianco dove il consumo energetico coincide. La prevalenza di bianco, di conseguenza, coinvolge tutti i paesi maggiormente industrializzati. In blu spiccano invece gli stati dove Twitter è vietato, quali la Cina e l’Iran. Nell’est Europa, america latina e Africa si può notare invece una forte colorazione rossa, sinonimo che Twitter è molto diffuso ma c’è una carenza di luce elettrica.
Nella terza mappa ci sono invece numerosi colori che stanno a indicare le 26 lingue più diffuse al mondo. Il primo posto spetta all’inglese (in grigio con il 38,25% dei cinguettìi), a seguire il giapponese (fucsia, con il 11,84%), spagnolo (rosso, 11,37%), indonesiano (arancio scuro, 8,84%), norvegese (arancio chiaro, 7,74%) e infine il portoghese (viola, 5,58%). Interessante notare come negli USA sia presente una moltitudine di colori e non soltanto la sola lingua madre inglese. Questa parte della ricerca è stata condotta con l’aiuto di Twitter decahose, un database in grado di catturare il 10% dei tweet mondiali in un certo lasso di tempo.
Infine la quarta e ultima mappa illustra la distanza media tra un utente e chi viene ritwittato oppure citato. La distanza media calcolata di una risposta è stato di circa 1794 chilometri, quella della citazione si aggira invece attorno ai 1800 chilometri. Curiosamente gli utenti con meno citazioni risultano essere anche i più vicini geograficamente. Questo significa che, tolte le celebrità, chi usa più spesso Twitter lo fa per riuscire a tenersi in contatto con amici e conoscenti lontani.