…Per il loro lavoro nei compilatori.

Nel processo di costruzione di un software, il compilatore è un tool che prende in input un codice scritto in un linguaggio ad “alto livello” (come ad esempio un linguaggio di programmazione) e resistituisce un codice macchina, interpretabile ed eseguibile dal nostro sistema operativo. E proprio per il loro apporto “per aver gettato le fondamenta per i compilatori di linguaggi di programmazione e i loro algoritmi” che Alred Aho e Jeffrey Ullman hanno appena vinto il prestigioso A.M. Turing Award per il 2020.

Per chi non lo sapesse, il Turing Award è spesso considerato l’equivalente del premio Nobel per l’informatica. E’ un premio molto ambito ed assegnato per importanti contributi di importanza duratura nel computing dalla organizzazione A.C.M.. Il premio prevede anche una somma in denaro di 1 milione di dollari sponsorizzato da Google.

L’inizio della collaborazione risale al 1967 presso i Bell Labs ed è continuata poi per diverse decadi, in cui Aho e Ullman hanno gettato le fondamenta della teoria e implementazione dei linguaggi di programmazione, ma anche progettazione di algoritmi e la loro analisi. Molto importanti sono anche i loro contributi a livello di libri:

  • Principles of Compiler Design (1977): Conosciuto come “the dragon book” per l’immagine del drago in copertina. E’ considerato uno dei libri fondamentali da leggere per avere una buona introduzione alla progettazione di un compilatore. Mentre alcune tecniche descritte potrebbero essere considerate superate, nel 2021 è ancora considerato un ottimo libro di testo.
  • The Design and Analysis of Computer Algorithms (1974): Nel periodo in cui iniziavano a nascere le facoltà di Computer Science, questo libro veniva adottato come riferimento per i corsi di algoritmi.

Solitamente, ogni premio Turing viene accompagnato da una Turing lecture, ovvero una lezione tenuta dai riceventi del titolo – rimanete sintonizzati per il video.