Un gruppo di scienziati dell’University of Vermont e della Mitre Corporation ha creato questa nuova interessante app che funge da vero e proprio sensore di felicità. Questa controlla costantemente il livello di umore del globo grazie ad un controllo approfondito su tutto quello che viene pubblicato su twitter. Per ora la ricerca si sofferma li, ma gli sviluppatori hanno già annunciato una futura espansione della scansione anche su Google Trends, New York Times, Bit.ly e la Cnn.
FUNZIONA DAVVERO?
Pare di sì, gli scienziati ne hanno avuto la trisce conferma quando il 15 aprile il mondo fu scosso dall’attentato alla maratona di Boston, quel giorno venne giudicato da Hedonometer come il più triste degli ultimi 5 anni. Chris Danforth, uno dei matematici coinvolti nel progetto spiega “È molto di più rispetto a quello che attualmente possono fare i giornalisti, cioè raccogliere micro-storie individuali. “Il nostro strumento analizza delle macro-storie quantitative che in futuro potranno essere usate per capire come tutto il mondo, e non le singole persone, reagisce a un particolare evento”.
Il funzionamento è in fondo piuttosto semplice: analizza ogni parola che è stata scritta ed assegna ad ognuna di esse un valore, in base all’importanza psicologica della stessa. Un insieme di volontari ha votato ogni parola con un voto che andava da 1 a 10, dove 1 rappresenta la tristezza più cupa e 10 la massima felicità. Tra le parole più “allegre” troviamo “hahaha” (con un voto di 7,94) e “ciliegia” (7,04); D’altra parte troviamo tra i valori più bassi i termini “:(” (2,36), “guerra” (1,80) o ancor peggio “carcere” (1,76). Al momento le parole analizzate si aggirano intorno al cinquanta milioni al giorno, ma si sta già puntando ad una ricerca giornaliera più approfondità che porterà alla scansione di miliardi di tweet.