[teaser]In questo articolo, introduciamo il linguaggio di programmazione Python, e creiamo il nostro primo programma.[/teaser]
Python è un linguaggio di programmazione di alto livello, supporta la programmazione OOP (Object Oriented Programming- Programmazione orientata agli oggetti) ed è un linguaggio interpretato, quindi è facile farne il porting (parleremo meglio di queste caratteristiche dei linguaggi in un altro articolo ;))
Attualmente, sono in sviluppo due versioni: la 2.7.* e la 3.*; dato che la prima ha moltissime librerie, in questo e nei prossimi articoli parleremo di codice adatto a quella versione (anche se le differenze fra le due sono piccole).
Comunque, prima di cominciare a programmare in Python, dovremo procurarcelo. Perciò:
Da Windows: Andate a questa e scaricate la versione più appropriata.
Da Mac: Aprite un terminale e digitate il comando Python: leggete la versione ed assicuratevi che sia la 2.7*, in caso non sia installato o non sia la versione giusta potete procurarvela dalla pagina di download.
Da Linux: Anche su Linux, come su Mac, python dovrebbe essere già installato: aprite un terminale e date il comando “Python”: assicuratevi che sia installata la versione 2.7.* altrimenti la trovate sempre quì.
Premessa l’installazione, cominciamo immediatamente a fare il nostro primo programma: tradizione vuole che sia un programma che stampi la parola “Hello, World!”.
Perciò, recatevi sul desktop e create un nuovo file di testo. Apritelo con un text editor e scrivete (non fate copia incolla, non imparereste niente ;)):
print 'Hello,World!'
Ecco fatto, ora salvatelo come nomeprogramma.py (con estensione .py che è proprio quella di python) aprite il terminale e recatevi (utilizzando il comando CD) sul Desktop e scrivete:
nomeprogramma.py
Su Mac e Linux:
python nomeprogramma.py
Quello che farà il programma, come intuibile e già anticipato, è stampare a schermo la scritta “Hello,World!”.
Complimenti! Hai fatto il tuo primo programma in Python! 🙂
Bene, credo che analizzare il programma sia quasi superfluo però per correttezza:
Print è la funzione che permette di stampare a video il testo contenuto fra apici singoli (o come vedremo prossimamente nelle variabili)
Le Variabili
Le variabili sono uno dei concetti fondamentali di qualsiasi linguaggio di programmazione.
Diciamo allora per i meno esperti che le variabili sono come delle scatole: possiamo metterci dentro qualsiasi tipo di dato vogliamo, e da esecuzione ad esecuzione il contenuto delle scatole può cambiare a seconda di ciò di cui abbiamo bisogno.
Capiremo meglio come utilizzare praticamente (gli esempi chiariscono sempre tutto di solito) fra poco quando vedremo le espressioni.
In Python, le variabili non sono tipizzate (non c’è bisogno di dire che cosa vogliamo inserire dentro alla variabile), se non sapete che vuol dire non importa.
Espressioni
Python, oltre che come linguaggio di programmazione, è ottimo per eseguire le espressioni: avviamo un terminale e digitiamo “Python“: ora ci ritroveremo nella shell di Python.
Da quì, potremo tentare di eseguire delle espressioni più o meno semplici, tenendo conto che:
Operatore: Simbolo
- Somma: +
- Prodotto: *
- Divisione: /
- Resto della divisione: %
- Elevamento a potenza: **
Attenzione: per comodità, abbiamo scelto di lavorare da terminale: potremmo però benissimo creare un file .py ed incollarci di volta in volta il codice che vogliamo eseguire.
Poi, per quanto riguarda lo svolgimento delle operazioni, valgono le comuni regole algebriche: un trucchetto che possiamo utilizzare per non condoferci, è l’utilizzo delle parentesi che in Python sono valide e servono, come nell’algebra normale, ad indicare la precedenza delle operazioni.
Come abbiamo accennato poco fà, vediamo un utilizzo utile e pratico delle variabili.
Cominciamo creando ed assegnando ad una variabile n il valore della somma di 2+3 in questo modo:
n = 2+5
Introduciamo quindi, il metodo di assegnazione di una variabile:
nomevariabile = contenuto
dove l’uguale viene chiamato Operatore di Assegnamento
Perciò, facciamo un semplice calcolo:
n = 2+5 x =3 c = n+x print c
(Ogni volta che inseriamo una linea, premiamo invio.)
Come potete notare, per stampare una variabile non c’è bisogno di utilizzare gli apici (‘): se li avessimo messi, avremmo stampato proprio la lettera ‘c‘ e non il contenuto della variabile c.
Bene, adesso sbizzarritevi a provare espressioni più complesse, finchè non vedremo altro riguardo a Python nella prossima lezione.
che brutto articolo! ritirati e chiudi il blog!
Beh, almeno dovresti commentare in modo costruttivo oppure avere il coraggio di inserire una email tua per poter dare una opinione del genere.
Fai una cosa, gira meglio il blog e impara qualcosa! 🙂
Ciao!
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