Un mio collega ha partecipato alla presentazione di Firefox tenutasi a Roma poche settimane fa, ed ha avuto l’abilità di vincere una competizione che come premio aveva una Firefox Phone per sviluppatori (Keon).
Per nostra fortuna ha deciso bene di (de)scrivere l’ Unboxing del nuovo dispositivo di casa Mozilla (e Geeksphone) passo per passo dandoci le sue prime impressioni: l’articolo originale da lui scritto, lo trovate sul suo blog e copiato quì sotto.
Buona lettura!
Enter Firefox OS
Oggi, finalmente, mi è arrivato il Keon che avevo vinto al contest di programmazione del Firefox OS App Day a Roma! 😀
Keon è il modello base della linea (formata da due modelli, al momento) dei primissimi smartphone sviluppati da Mozilla (Firefox) in collaborazione con la spagnola Geeksphone.
E’ soltanto una developer preview, ma l’aspetto dovrebbe essere lo stesso per i modelli da commercializzare (orientativamente anche i componenti).
Di seguito le specifiche hardware:
- Display: 3.5 HVGA Multitouch Display
- Storage: 4GB Storage + MicroSD card slot
- Memory: 512 MB RAM
- Camera: 3.2 MP Camera
- Connettività: Wi-Fi / GPS / Bluetooth / Dati cellulare
Le specifiche, come è facile da vedere, non sono brillanti, ma, dopotutto, questo è un dispositivo fascia bassa (la Geeksphone ha creato anche un modello fascia alta) ed è anche un’anteprima per sviluppatore, oltre che il primissimo dispositivo creato da Mozilla.
Dato che mi è appena arrivato, non posso dare un’approfondita analisi del sistema e del dispositivo, però farò il possibile per far capire come sono state queste prime 2 ore con il mio Keon! 🙂
Beh, partiamo dall’inizio! La scatola è molto economica. Fatta di cartone grezzo (quello utilizzato per gli scatoloni) con qualche stampa sopra ma mantenendo il colore del cartone di sfondo. Molto green, molto minimal. Originale! Mi è sembrato un ottimo punto di partenza per un dispositivo che si presenta come la nuova frontiera dell’opensource che, grazie ad HTML5 porterà il web a diventare talmente tanto open, da inglobare anche altri dispositivi e da cercare di fare da punto di riferimento per le future applicazioni che saranno sviluppate.
Aperta la scatola, nell’edizione dev, sono presenti: batteria, auricolare, cavo microusb, alimentatore, libretto d’istruzioni, garanzia e un simpatico adesivo che porta la scritta Firefox OS Developer Preview. 🙂
Ovviamente ho dovuto aprire il dispositivo per metterci dentro SIM e batteria. La sorpresa è stata la difficoltà nel farlo! Infatti la mascherina dello smartphone si stacca da dietro tramite una piccola fessura in cui bisogna infilare l’unghia per fare da leva… il problema è che non c’è un posto dove poggiare la mano per fare da fulcro per la leva (il dito)! Morale della favola, ci vuole un po’ per capire come caspita aprirlo senza spaccarlo, ma ci si riesce. Sicuramente questa sarà una cosa che dovrà assolutamente essere rivista in chiave più ergonomica.
Il sistema operativo parte in un attimo! Cominciano subito le azioni di configurazione preliminare: lingua, wifi, pin per la simcard, fuso orario, data e ora, indirizzo email se si vuole essere informati sui nuovi cambiamenti dell’OS e/o news di Mozilla e infine una richiesta del permesso di inviare dati anonimi per il miglioramento del sistema (mi sono sentito in dovere di mettere “sì” in quanto sviluppatore-pioniere :P).
Sorprendentemente, nessuna richiesta di configurazione account per il market! Dunque parte il sistema e mi appare un mini-tutorial sulle azioni base: navigare nella homescreen, sbloccare il device, accedere alle notifiche, ecc.. Quattro o cinque immagini schematiche sono sufficienti per introdurre con classe e semplicità il nuovo utente al suo dispositivo Firefox.
Dunque è un sistema che si presenta in modo molto semplice, intuitivo e veloce. Senza troppi fronzoli o pretese. Molto essenziale, ma molto piacevole alla vista, con una grafica decisamente inedita che a tratti ricorda iOS; più per la disposizione degli elementi, che per altro, poiché è molto più colorata e varia, anche se con tinte un po’ retrò.
Improvvisamente mi arriva una notifica dal sistema: un nuovo aggiornamento del sistema operativo e uno di un’applicazione (la camera)! Tiro giù la tendina delle notifiche – molto di classe, nera con una leggera trasparenza che permette di vedere le applicazioni running sotto – disposta in modo molto intelligente: notifiche sopra, tasti di accesso rapido a wifi, bluetooth, modalità aereo e impostazioni in basso. Ossia, come dovrebbe essere una qualunque tendina delle notifiche! Cosa che invece non è.
Dunque clicco per installare, ma mi da un errore. Nessun messaggio specifico, semplicemente “Error downloading the updates.”. Ok, è un dispositivo per sviluppatori, non posso aspettarmi molto, ancora! Dunque cerco di capire e mi torna in mente la domanda che mi ero fatto prima: “Nessuna mail per l’account dello store?!”. Apro lo store e noto un’area per l’account. L’account proprio Persona! Per chi non lo sapesse Persona è un sistema globale di riconoscimento d’identità basato su indirizzo email e improntato ad eliminare la noiosa coppia user-pass rimpiazzandola con email-pass uguale per tutti i siti/servizi che supportano Persona. La vera rivoluzione di persona non l’ho mai capita, sinceramente… però ok! Se piace tanto a Mozilla… Tanto mi pare di aver capito che, nel mobile, se non ti fai un tuo servizio di accounting per il market, sei uno sfigato! Mi chiedo: ma non potrebbero usare tutti Paypal+Gravatar? Va be’, forse troppo complesso.
Tornando a noi: La home è strutturata praticamente come iOS. La scheda iniziale ha un orologione in stile Android, le pagine alla sua destra hanno tutte le app (quindi nessun elenco app come in Android, ma delle pagine di app come iOS), mentre la pagina a sinistra c’è un pannello di ricerca con la tipica searchbox, ma in più c’è anche un elenco di categorie predefinite in cui cercare le proprie applicazioni saggiamente organizzate da FFOS.
Browser di default è, manco a dirlo, Firefox, che si presenta esattamente identico alla versione Android, forse un po’ più veloce (e vorrei vede’!!). Grave carenza di Firefox: non ha una modalità fullscreen, che sarebbe stata molto utile, date le piccole dimensioni dello schermo del Keon!
La cosa curiosa è che alcune applicazioni, ad esempio Facebook, sono soltanto link verso il sito versione mobile (me ne sono accorto perché ho ricevuto il messaggino “Get Facebook for Android” in piena sessione di login! Questo dimostra in modo molto marcato, quanto il confine tra applicazione nativa e web application, in Firefox OS sia assente! L’applicazione nativa e la webapp sono esattamente la stessa identica cosa! Con la differenza che una risiede sul dispositivo, mentre l’altra va scaricata dal web.
Una cosa che tengo a dire è che Facebook su FFOS corre da matti! Zuck bello, mi sa che ti eri proprio sbagliato! 🙂
Stavo quasi dimenticando una cosa importantissima! Una grossa scomodità di questo OS è che non si possono fare foto senza una microSD (e chi sa quali altre cose). In realtà a livello di progettazione del sistema, è ottimo che tutti i dati come foto, video e musica siano su una memoria diversa da quella del sistema operativo e dei software, ma è anche vero che è un po’ una scocciatura non poter usare il proprio telefono perché non si ha a una microSD (va be’, io ce l’avevo, ma magari un altro non ce l’aveva!), ma probabilmente nei modelli commerciali ne metteranno una da 2 o 4 GB nella scatola…
Altra cosa simpatica: il Keon ha un sistema di luminosità dinamica! Proprio come l’iPhone o i device Android! Certo, non è proprio il massimo, è un tantinello troppo sensibile ai cambi di luminosità, ma è comunque un grande punto di partenza!
In conclusione, Firefox OS si è presentato come un sistema operativo quasi pronto e con molte buone idee! Mi aspettavo molto peggio, da quello che avevo potuto saggiare al FFOS App Day, dove i dispositivi disponibili non erano granché carini e il sistema era molto più instabile (così come anche l’emulatore su cui ho programmato la mia app al contest).
Ho molta fiducia in questo progetto e continuerò a supportarlo scrivendo applicazioni e sperando che il web e i dispositivi si dirigeranno tutti verso questo fantastico mondo unificatore dell’open web [magari implementando la possibilità di compilare il JS per chi vuole creare codice proprietario (aò, mica la pensiamo tutti allo stesso modo!)!]!