La linea che divide scienza da fantascienza si fa ancora più sottile, grazie agli straordinari risultati di un sistema in grado di tradurre simultaneamente l’inglese parlato in mandarino scritto.

A presentare il software è stato Rick Rashid, direttore della divisione ricerca di Microsoft, ed è stato accolto da un boato di applausi fin dalle prime parole pronunciate durante un evento in Cina: “I risultati non sono perfetti. Ci sono ancora un po’ di errori. Ma questa tecnologia è davvero promettente”. Una voce robotica ha tradotto istantaneamente le parole di Rick in un mandarino corretto, mimando persino le inflessioni della sua voce! Si tratta di un vero e proprio traduttore automatico funzionante in tempo reale.

Un sistema che sembra essere saltato fuori dalla serie tv Star Trek, ma è tutto vero, grazie soprattutto agli avanzamenti tecnologici nella traduzione automatica (migliorata particolarmente grazie ai moderni database basati su corpora dinamici), l’avanzamento nel riconoscimento vocale (generato attraverso software di emulazione dei circuiti neuronali, capaci di trascrivere al meglio i suoni) ed il sistema della sintesi vocale (il sistema è in grado di riprodurre il tono della voce dopo aver sentito parlare il soggetto per 20 minuti). Nonostante il grande passo avanti della tecnologia, Rashid mette le mani avanti e avvisa che il software è tutt’altro che perfetto.

E’ ancora necessario parlare lentamente ed evitare frasi eccessivamente lunghe, senza considerare che ci devono essere meno rumori di fondo possibili (è impensabile, per il momento, usare il sistema nel mezzo del caos metropolitano). I pochi che hanno avuto il privilegio di provarlo confermano che per ora la traduzione funziona correttamente soltanto per poche frasi cortesi, sempre che le condizioni sopra citate coesistano. Rimane comunque molto più efficiente del sistema automatico di sottotitolazione di YouTube, ancora molto rozzo e avvezzo agli errori.