Lo denuncia il Security Summit, nei due giorni (5 e 6 giugno 2013) a Roma dedicati alla sicurezza delle informazioni, delle reti e dei sistemi informatici. La disastrosa immagine dei crimini informatici in Italia è data dal rapporto Clusit 2013, dal quale emerge un taglio delle spese per la sicurezza informatica in quasi due aziende su dieci.
Le brutte notizie non finiscono qui, sembrerebbe infatti che il 40% degli italiani sia stato vittima di crimini commessi online, come furti, ricatti e perfino ‘rapimenti di dati’, i pericoli maggiori sono stati rilevati provenire dai social network, ma la cosa peggiore è che non vengono ancora avvertiti in tutta la loro gravità. Gigi Tagliapietra, presidente dell’Associazione italiana per la sicurezza informatica, dichiara: “La dimensione e la gravità degli incidenti cresce sempre più”. La fascia di età più colpita è molto ampia, si parla di italiani che vanno dai 11 ai 74 anni, e circa la metà di questi crimini provengono dai social network (facebook e twitter in primis).
Le aziende devono subire i reati più classici, riprodotti in ‘chiave moderna’ attraverso il web, come il furto di denaro dal conto corrente o la richiesta di riscatto per i dati sensibili rubati (questo specialmente per le piccole aziende). Nonostante questo, come già accennato, il 19% delle aziende ha deciso di ridurre gli investimenti sulla sicurezza informatica.
A lanciare l’allarme è anche McAfee, lo scopritore dei principali virus all’interno dei social network e rinomato antivirus, che esprime preoccupazione per l’aumento di spam, fino a poco tempo fa in relativo calo. I ricercatori di McAfee Labs affermano che gli utenti di Facebook e Twitter sono stati sottoposti, negli ultimi tre mesi, al triplo degli attacchi da parte di Koobface (questo è un virus informatico scoperto nel 2008 su Fb, attacca il sistema di messaggistica per infettare il pc dell’utente e appropriarsi dei dati sensibili, quali ad esempio numeri di carte di credito). Le email indesiderate sono sempre in voga, anzi, in crescente aumento. Le tecniche sono le più comuni: link fasulli che nascondono virus e involontaria condivisione di dati sensibili. Si consiglia, come sempre, la massima attenzione! nella categoria Sicurezza informatica potete trovare molti validi suggerimenti per la vostra sicurezza.