Non è un film di fantascienza, il docente di ingegneria informatica presso la North Carolina State University Alper Bozkurt l’ha già reso realtà. Si tratta di uno studio, con tanto di filmato ripreso dall’insigne professore, che punta a comandare la volontà degli scarafaggi per sfruttarli come soccorritori.

Alper Bozkurt
Alper Bozkurt

Attraverso elettrodi e microcircuiti questo è stato reso possibile da Bozkurt stesso, che è riuscito a controllare uno scarafaggio attraverso il Kinect Microsoft. Così il Cyber-scarafaggio è stato guidato proprio come un personaggio di un videogioco. “Il nostro obiettivo è quello di riuscire a governare gli scarafaggi nel modo più efficiente possibile e la Kinect ci sta dando un grosso aiuto” spiega infatti il docente. Oltre a guidare l’animale, è possibile inoltre conoscerne la posizione e lo stato fisico.

COME E’ STATO POSSIBILE

Sono stati applicati degli elettrodi alle antenne e ai cerci del brutto animale. I cerci sono fondamentali, poichè sono gli organi di senso dell’insetto e gli permettono di percepire l’avvicinamento di un nemico, innescando così il meccanismo di fuga. Stimolando con dei piccoli impulsi elettrici le antenne, si può indicare allo scarafaggio la direzione da prendere, facendo credere alla bestia di essere in presenza di un ostacolo, che lui aggirerà, andando esattamente dove il suo padrone voglia che lui vada.

A COSA SERVONO

Questi veri e propri bio-robot saranno di grandissima importanza: data la loro piccola dimensione potranno raggiungere punti dove umani e altri droidi non possono arrivare (ad esempio tra le macerie di strutture crollate, cercandone i superstiti). Le bestiole verranno dotate di un equipaggiamento degno di un esploratore del XXI secolo: microfoni, telecamere, sensori di calore e diveri altri dispositivi utili all’identificazione dell’obiettivo.