Lo studio è stato pubblicato su Plos One ed è stato prodotto da un gruppo di neuroscienziati della Montclair State University in Canada. La ricerca avrebbe dimostrato che stringere il pugno destro aiuterebbe nella memorizzazione di una lista di parole, mentre stringere il pugno sinistro contribuirebbe ad estrarle dai ricordi. Ma perchè succederebbe questo?
Il gesto di stringere i pugni va a modificare i circuiti cerebrali in modo temporaneo, attivando le aree del cervello interessate alla memorizzazione. L’attività neuronale del lobo frontale dell’emisfero controlaterale rispetto al pugno stretto (sinistro o destro) pare si potenzi grazie a questi movimenti delle mani.
I volontari all’esperimento sono stati divisi in 5 gruppi da 10 persone ciascuno. A tutti è stata data un’identica lista di 72 nomi da memorizzare, le differenze stavano nel metodo: il primo gruppo doveva studiarli stringendo il pugno destro per 90 secondi; il secondo la stessa cosa ma con la mano sinistra; il terzo ed il quarto dovevano invece alternare le mani da stringere; l’ultimo gruppo ha studiato senza stringere i pugni. Il risulato è stato più favorevole per il gruppo che ha dovuto stringere il pugno destro per la memorizzazione ed il sinistro per il ricordo, sebbene le differenze con l’ultimo gruppo non siano state davvero significative a livello statistico.
Dato il campione di volontari fortemente ristretto (solo 50 persone in totale) lo studio non può dare conclusioni concrete, ma il fronte si è aperto a ricerche più approfondite. Resta da vedere se l’incentivo alla memoria sia fornito soltanto nel ricordo di termini e parole o se sia espandibile anche a memoria fotografica, volti, luoghi o verbali.