In questo articolo vedremo come funziona lo scanner di impronte digitali del nuovo Iphone 5s presentato di recente.

Qualche giorno fà, c’è stato il keynote di Apple dove ha presentato due nuovi dispositivi: l’iPhone 5s e la versione di “fascia bassa”.

La nuova generazione del melafonino, ha stupito tutti: primo, per il suo processorre a 64 bit (che sembrava destinato ad essere visto per Android per la prima volta); secondo, lo scanner ad impronte digitali.

Chi ci segue da molto, sarà sicuramente capitato nell’ articolo che parla di come proettegere una macchina con un sistema biometrico: questo probabilmente dopo lo “sblocco con sorriso” sembra apparentemente essere un grosso passo avanti.

Quello che però spaventa davvero, è la possibilità che terze parti possano accedere ad un oggetto tanto prezioso quanto  i dati sulle nostre impronte digitali.

Sopratutto dopo la storia della NSA, quella di Apple potrebbe non essere stata la mossa più furba: proprio per questo, l’azienda di Cupertino ha voluto aggiungere alcuni dettagli riguardo al suo lettore di impronte digitali.
Tanto per cominciare, i dati non lasceranno mai il nostro terminale; inoltre i dati sul nostro pollice saranno “parziali” ovvero quanto basta per riuscire a riconoscerla. Il sistema poi, chiederà di autenticarsi utilizzando la password dopo un certo intervallo di tempo o per confermare le azioni più importanti.

Tecnica di riconoscimento biometrico

Il WSJ riporta informazioni fornite direttamente da Apple: lo scanner non funzionerà se il dito sarà umido. Questo quindi, ne limiterà l’utilizzo per esempio a quelli che corrono. Inoltre chi ha i polpastrelli compromessi da eventuali incidenti (chimici o per esempio, a causa di una ustione) non potrà utilizzare questa nuova funzione.

Ritornando sul problema della privacy, Apple ha annunciato che le impronte digitali non saranno accessibili a terzi programmi ma solo al sistema.

Noi staremo a vedere se Apple ha superato la prova, aspettando ormai meno di una settimana l’uscita del nuovo melafonino. Inoltre, sarà interessante vedere se sarà possibile introdursi nel dispositivo sfruttando qualche falla de dispositivo biometrico.