“The coscience of Hacker” conosciuto anche come “The Hacker Manifesto” e in italiano “Il manifesto Hacker”, è un saggio scritto da Loyd Blankenship, conosciuto con il nome di The_Mentor.
The_Mentor lo scrisse poco dopo essere stato arrestato, sulla ezine Phrack.

Di seguito è riportato prima la versione in inglese e originale della ezine, e la seconda tradotta in italiano.

                               ==Phrack Inc.==

                    Volume One, Issue 7, Phile 3 of 10

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The following was written shortly after my arrest...

                       \/\The Conscience of a Hacker/\/

                                      by

                               +++The Mentor+++

                          Written on January 8, 1986
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        Another one got caught today, it's all over the papers.  "Teenager
Arrested in Computer Crime Scandal", "Hacker Arrested after Bank Tampering"...
        Damn kids.  They're all alike.

        But did you, in your three-piece psychology and 1950's technobrain,
ever take a look behind the eyes of the hacker?  Did you ever wonder what
made him tick, what forces shaped him, what may have molded him?
        I am a hacker, enter my world...
        Mine is a world that begins with school... I'm smarter than most of
the other kids, this crap they teach us bores me...
        Damn underachiever.  They're all alike.

        I'm in junior high or high school.  I've listened to teachers explain
for the fifteenth time how to reduce a fraction.  I understand it.  "No, Ms.
Smith, I didn't show my work.  I did it in my head..."
        Damn kid.  Probably copied it.  They're all alike.

        I made a discovery today.  I found a computer.  Wait a second, this is
cool.  It does what I want it to.  If it makes a mistake, it's because I
screwed it up.  Not because it doesn't like me...
                Or feels threatened by me...
                Or thinks I'm a smart ass...
                Or doesn't like teaching and shouldn't be here...
        Damn kid.  All he does is play games.  They're all alike.

        And then it happened... a door opened to a world... rushing through
the phone line like heroin through an addict's veins, an electronic pulse is
sent out, a refuge from the day-to-day incompetencies is sought... a board is
found.
        "This is it... this is where I belong..."
        I know everyone here... even if I've never met them, never talked to
them, may never hear from them again... I know you all...
        Damn kid.  Tying up the phone line again.  They're all alike...

        You bet your ass we're all alike... we've been spoon-fed baby food at
school when we hungered for steak... the bits of meat that you did let slip
through were pre-chewed and tasteless.  We've been dominated by sadists, or
ignored by the apathetic.  The few that had something to teach found us will-
ing pupils, but those few are like drops of water in the desert.

        This is our world now... the world of the electron and the switch, the
beauty of the baud.  We make use of a service already existing without paying
for what could be dirt-cheap if it wasn't run by profiteering gluttons, and
you call us criminals.  We explore... and you call us criminals.  We seek
after knowledge... and you call us criminals.  We exist without skin color,
without nationality, without religious bias... and you call us criminals.
You build atomic bombs, you wage wars, you murder, cheat, and lie to us
and try to make us believe it's for our own good, yet we're the criminals.

        Yes, I am a criminal.  My crime is that of curiosity.  My crime is
that of judging people by what they say and think, not what they look like.
My crime is that of outsmarting you, something that you will never forgive me
for.

        I am a hacker, and this is my manifesto.  You may stop this individual,
but you can't stop us all... after all, we're all alike.

                               +++The Mentor+++
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Ed ecco la traduzione in italiano:

Un altro è stato preso oggi, è su tutti i giornali. “Adolescente arrestato nello scandalo del crimine informatico”, “Hacker arrestato dopo aver tentato di manomettere una banca”… Maledetti ragazzi. Sono tutti uguali.

Ma avete mai, nelle vostra psicologia da tre soldi e nel vostro tecnocervello del 1950, guardato oltre gli occhi dell’hacker? Vi siete mai chiesti cosa lo fa spuntare, quali forze lo condizionano, cosa ha potuto formarlo? Io sono un Hacker, entrate nel mio mondo… Il mio è un mondo che inizia con la scuola… sono più intelligente della maggior parte degli altri ragazzi, questa merda che ci insegnano mi annoia… Dannati sottosviluppati. Sono tutti uguali.

Sono alla scuola superiore. Ho ascoltato insegnanti che spiegavano per la quindicesima volta come ridurre una frazione. L’ho capito. “No, Mr. Smith, non ho mostrato il mio lavoro. L’ho nella mia testa…” Maledetti ragazzi. Probabilmente l’ha copiato. Sono tutti uguali.

Ho fatto una scoperta oggi. Ho trovato un computer. Aspetta un secondo, è forte. Fa quello che voglio. Se fa un errore, è perché ho combinato un guaio. Non perché non gli piaccio… O perché ha paura di me… O pensa che io sia un culo intelligente… O non gli piace insegnare e non dovrebbe essere qui… Dannati ragazzi. Tutto quello che fa è far funzionare i giochi. Sono tutti uguali.

E poi è successo… si è aperta una porta su un mondo… correndo sulle linee del telefono come l’eroina nelle vene di un drogato, un impulso elettronico viene spedito, cerco un rifugio dalle incompetenze quotidiane… trovo una BBS. “È qui… qui è dove io sono…” Conosco tutti qui… anche se non li ho mai incontrati, non ho mai parlato con loro, e forse non li sentirò più… Vi conosco tutti… Dannati Ragazzi. Ancora attaccato alla linea telefonica. Sono tutti uguali.

Puoi scommetterci il culo che siamo tutti uguali… Siamo stati bambini nutriti con un cucchiaio a scuola quando noi desideravamo ardentemente una bistecca… i pezzi di carne che avete lasciato cadere erano pre-masticati e senza sapore. Siamo stati dominati da sadici, o ignorati dagli apatici. I pochi che avevavo qualcosa da insegnarci ci hanno visto come alunni volenterosi, ma questi pochi sono come gocce d’acqua in deserto.

Questo ora è il nostro mondo… il mondo dell’elettrone e del commutatore, la bellezza del baud. Noi facciamo uso di un servizio che esiste già senza pagare per quello che potrebbe essere a buon prezzo se non fosse gestito da avidi profittatori, e voi ci chiamate criminali. Noi esploriamo… e voi ci chiamate criminali. Noi cerchiamo la conoscenza… e voi ci chiamate criminali. Noi esistiamo senza colore della pelle, senza nazionalità, senza pregiudizi religiosi… e voi ci chiamate criminali. Voi costruite bombe atomiche, voi fate la guerra, voi uccidete, spergiurate, e ci mentite e tentate di farci credere che è per il nostro bene, eppure siamo noi i criminali.

Si, sono un criminale. Il mio crimine è la curiosità. Il mio crimine è quello di giudicare la gente in base a quello che pensa e dice, non per come appare. La mia colpa è quella di essere più furbo di voi e, per questo, non potrete perdonarmi.

Io sono un hacker, e questo è il mio manifesto. Voi potete fermare questo individuo, ma non potete fermarci tutti… dopotutto, siamo tutti uguali.


Oltre a questi due testi (parlo delle due traduzioni), in rete è possibile trovarne molti altri simili che però sono solo varianti. Questo è il vero Manifesto Hacker scritto da The_Mentor.

Di seguito è disponibile un video dove l’autore discute il suo scritto e l’influenza che ha avuto negli anni: