Proprio così, secondo una recente ricerca condotta da l’Economist, sembra che Bill Gates, il rinomato fondatore di Microsoft, abbia avuto ragione quando, nel 2004 a Davos predisse la fine dello spam da lì a pochi anni.

Il picco di spazzatura informatica è stato registrato nel 2008, quando il numero di email indesiderate che venivano ricevute dagli utenti di tutto il mondo superava il 90% del totale di tutta la posta telematica spedita e ricevuta nel globo. Ma da quell’anno fino ad ora è stato constatato un cambiamento di tendenza, fino a raggiungere per il momento il 67%.

Questo significa che noi tutti stiamo vincendo finalmente la guerra contro la posta indesiderata! Tutto questo è possibile senza ombra di dubbio grazie ai filtri antispam sempre più potenti ed anche a causa del fatto che gli spammers ora si stanno dedicando all’utilizzo di mezzi più efficaci ed economici per diffondere la loro immondizia, come per esempio i banner pubblicitari online, dove reclamizzano cure miracolose e prodotti ridicoli, oltre che falsi.

UN PO’ DI STORIA DELLO SPAMqb-spam-jam

Lo Spam è in realtà un tipo di carne in scatola molto diffuso nell’immediato dopoguerra in Inghilterra, utilizzato molto nella dieta della famiglia tipica inglese durante la prima colazione. Il prodotto era scadente, ma a basso costo. Ciò che lo rese famoso fu la martellante e assidua pubblicità che la marca conduceva in quell’epoca.

Il Mondy Python’s Flying Circus sfruttò questo prodotto per produrre uno sketch comico che rimase nella storia:

Questo è ambientato in un locale nel quale ogni pietanza proposta dalla cameriera è a base di Spam. Man mano che lo sketch avanza, l’insistenza della cameriera nel proporre piatti con Spam («uova e Spam, uova pancetta e Spam, salsicce e Spam» ecc…) si contrappone alla riluttanza del cliente per questo alimento, il tutto in un crescendo di un coro inneggiante allo Spam da parte di alcuni Vichinghi seduti nel locale.

Sketch originale sullo Spam

COME COMBATTERE LO SPAM

E’ noto che alcuni spammer considerano le risposte ai loro messaggi (anche a quelle del tipo “Andatevene a *******”) come semplicemente una conferma che l’indirizzo è valido e viene utilizzato. Allo stesso modo, molti messaggi di spam contengono indirizzi o link ai quali viene indirizzato il destinatario per essere rimosso dalla lista del mittente. In svariati casi, molte persone che combattono lo spam (eroi!) hanno verificato questi collegamenti e confermato che in effetti non portano alla rimozione dell’indirizzo, ma comportano uno spam ancora maggiore. Quindi il metodo più semplice è eliminare manualmente questa fastidiosa posta, assegnarla come “posta indesiderata” o meglio ancora effettuare l’installazione di un software di filtraggio che possa proteggervi dal bombardamento di spam.

La legge ci difende

Il metodo senz’altro più efficace per fermare gli spammer è di sporgere reclamo alle autorità competenti. Questo, c’è da ammetterlo, richiede del tempo ed impegno. Ma gli spammer che vengono così perseguiti a norma di legge, e quindi costretti a pagare eventuali multe e risarcimenti, vedranno annullarsi il vantaggio economico, anzi, molto probabilmente l’azione illecita si trasformerà in una perdita economica.