In questo articolo vedremo perchè sono inutili i servizi che permettono di guadagnare fan sulla nostra pagina di Facebook.

Online sono presenti moltissimi servizi, gratuiti e/o a pagamento, che permettono di aumentare i nostri follwer su Twitter, gli iscritti al nostro canale di Youtube e i fan alla nostra pagina di Facebook.

Ma in verità, cosa fanno la maggior parte di questi servizi?

Particolarmente parlando di quelli gratuiti, questi permettono di guadagnare utenti facendo uno “scambio sociale“: per acquisire utenti, dovremo cliccare mi piace alle pagine altrui, inscriverci ai canali e seguire altri utenti (sempre, ovviamente, iscritti allo stesso sito).
In questo modo, otterremo dei crediti che ci permetteranno di ottenere tanti utenti quanti i click che abbiamo fatto.Facebook Logo

Per quanto riguarda i servizi a pagamento spesso sono persone che, utilizzando dei Bot, creano profili falsi sulle varie piattaforme: vi ritroverete, pagando magari una somma non molto alta, diverse centinaia di follower.

Quindi, in definitiva, servono davvero questi servizi?

Aiuta veramente, trovarsi centinaia di utenti falsi che di fatto non seguono e non arricchiscono in nessun modo il nostro sito?
Beh, secondo me, la risposta è si e no.

Si

Diciamo intanto che servizi come Facebook regalano credito per sponsorizzare la propria pagina solo dopo il raggiungimento di un certo numero di fans, e già l’idea non è male.

twitter new logo
Bisogna lavorare molto per creare un proprio circolo sociale

Poi, se il sito che volete pubblicizzare è ben fatto, con ottimi contenuti ma purtroppo a causa di inesperienza o concorrenza agguerrita non riuscite a posizionarlo, dei numeri, anche se fittizi, potrebbero aiutarvi a non perdere la motivazione.

Infine, spesso gli utenti tendono a “snobbare” un sito che ritengono troppo giovane o che ritengono non molto famoso: per farli sentire pecore in mezzo al gregge, digliamo un gregge dove identificarsi.

No

Non pensate però, che questi utenti finti facciano realmente parte del pubblico che vi segue: probabilmente, come avrete fatto anche voi, gli utenti che si registrano al “gruppo sociale” utilizzando account secondari per effettuare le connessioni, in modo da non ritrovarsi la bacheca intasata da messaggi che non gli interessano.

Per questo motivo, non dovremmo considerare questi utenti come reali: non condivideranno, ne commenteranno, ne tanto meno metteranno mi piace (o thumb up o retwiteet) ai vostri contenuti: questo per dire che, nonostante la parvenza di successo, dovrete comunque lavorare molto per costruirvi il vostro circolo sociale.